sabato 19 marzo 2011

Fraticelli d'Italia

rainbow

Piaccia o non piaccia, le celebrazioni per i 150 anni della proclamazione del Regno d'Italia hanno avuto il merito di lasciare dietro di sè un considerevole numero di spunti di discussione.
L'adesione popolare alle manifestazioni patriottiche è stata notevole e partecipata e, pur essendo "eufemisticamente tiepido" nei confronti di tali celebrazioni, ho apprezzato gli interventi di Napolitano, istituzionalmente alti e solenni.
Altrettanto alto è il numero delle persone che ha considerato il 17 Marzo una normale giornata lavorativa: ad esempio quasi tutte le piccole aziende nella zona industriale di Osoppo erano aperte, si deduceva dalle automobili presenti nei piazzali, forse per beneficiare dei primi segnali di ripresa dopo periodi di congiuntura economica buia e difficile.
Ha fatto scalpore, come al solito, la posizione dei politici della Lega che hanno nella maggioranza dei casi disertato le celebrazioni: il 17 Marzo evidentemente non era per loro una giornata da ricordare solennemente così come l'Italia unitaria è, nei loro ragionamenti, una disgrazia più che una fortuna. Su questo ovviamente si può essere o meno d'accordo, tali signori debbono comunque ricordarsi chi li foraggia e mantiene (Roma, mi pare).
Inoltre, cosa ancora più grave e molto spesso sottaciuta, si deve far menzione del vero e proprio assalto alla diligenza che questo partito da anni pone in essere nei confronti delle cariche nei CDA e nei confronti delle  varie poltrone degli enti ad emanazione pubblica. In pratica, come Giano bifronte, con una faccia si contesta  l'Unità d'Italia, con l'altra (leggere i quotidiani economici per informazione) si sguazza nelle pratiche più deteriori delle isitutuzioni statali.
Come al solito poi, ogni volta che c'è una celebrazione, forse perchè in Italia sono rare le cose da celebrare, tutti vogliono apparire come coloro che al traguardo hanno contribuito in maniera più significativa e importante degli altri.
In questa speciale graduatoria, il  primo posto questa volta va per distacco a Joseph Ratzinger che ha rimarcato come la chiesa cattolica sia stata decisiva nel processo di unificazione nazionale.

O qui qualcuno sta sclerando o chiedo ufficialmente di essere rimandato a settembre in storia di terza liceo classico con dodici anni di ritardo...

Gyulio